Da San Ciriaco ad Omero passando per Amerigo Vespucci!
Diario di un primo aprile “in” Ancona.
Per il progetto “I mestieri dell’Arte” le classi quarte dell’indirizzo linguistico accompagnate dalle docenti Cipolletti, Massimiliani, Fabiani, Gamberutti, Mosca e dall’assistente Rossetti, martedì 1° aprile hanno visitato la città di Ancona, con la finalità di scoprire le risorse che il nostro territorio offre ed attivarsi in tal senso come cittadini consapevoli.
La giornata è iniziata, dal punto più antico e rappresentativo della città, l’antica Acropoli, il tempio di Venere Euplea, oggi coperto dal meraviglioso gioiello romanico del Duomo di San Ciriaco, dove grazie alla testimonianza della Prof.ssa Giorgia Coppari e della guida turistica abilitata delle Marche dott.ssa Paola Pistoni, gli allievi hanno potuto comprendere appieno la complessa ricchezza architettonica artistica e sacra del manufatto, percependo allo stesso modo la devozione e l’attaccamento popolare manifestato dagli anconetani per questo luogo, simbolo cardine della loro città.
Il percorso guidato da Paola Pistoni è continuato scendendo per le vie storiche della città, vale la pena menzionare l’occasione eccezionale di poter entrare nel palazzo ospitante il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri, nel quale è stato possibile ammirare i resti dell’antico anfiteatro romano sul quale l’edificio è stato costruito nei secoli successivi, a seguire le tappe esterne di Palazzo del Senato, Palazzo Mengoni Ferretti, Palazzo degli Anziani, Palazzo Benincasa, San Francesco alle Scale, Piazza del Papa ed infine la visita anche interna della chiesa di Santa Maria della Piazza, nella quale oltre all’intera chiesa romanica è stato possibile visionare i resti degli antichi mosaici del periodo Paleocristiano, ipoteticamente appartenuti alla prima cattedrale dedicata a Ciriaco.
Concluso il percorso nel centro storico della città, il gruppo si è recato in visita alla nave Amerigo Vespucci in sosta al porto di Ancona durante il suo tour Mediterraneo.
Un’esperienza unica. Salire su una nave realizzata nel 1921, che ancora conserva specifiche caratteristiche originarie, preservate nel corso di più di un secolo.
Il motto della nave, ufficializzato nel 1978, è «Non chi comincia ma quel che persevera» ed esprime la sua vocazione alla formazione e addestramento dei futuri ufficiali della Marina Militare.
Gli allievi hanno avuto modo di dialogare con il personale della Marina Militare presente a bordo e chiedere informazioni sul funzionamento del veliero. Il giro della visita ha permesso di di visionare il ponte, la prua, il sistema di pilotaggio a quattro timoni.
Nel pomeriggio gli alunni si sono recati al Museo Tattile Omero alla Mole Vanvitelliana.
Il museo nasce dalla volontà geniale di due persone cieche, Aldo Grassini e sua moglie Daniela Botteghoni, di rompere lo schema del “non toccare “chiaramente applicato all’epoca(1993) a tutte le collezioni museali.
Spostato nel 2013 alla Mole Vanvitelliana in via definitiva si è ingrandito nel numero dei pezzi in esposizione ampliandone anche la copertura temporale.
Parliamo di copie per lo più a dimensione reale di statue del periodo greco romano, di modellini architettonici delle più grandi opere classiche e rinascimentali (Partenone, Pantheon, Cupola di Santa Maria del Fiore, San Pietro), di opere originali contemporanee e una collezione di oggetti di design, tutte con possibilità di essere toccate ispezionate e comprese.
Al di là della chiara inclusività di una tale impostazione museale, va sottolineato come una risorsa del genere sia preziosa per una comprensione reale delle opere studiate, ma anche di quello che ci circonda. L’attivazione di una comprensione più profonda delle cose, per cui alle volte non bastano solo gli occhi.