Emma, il ricordo salvato-Premiata Matilde Gamberoni del Classico
Il 30 settembre scorso, presso il teatro “La Fenice” di Senigallia, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso letterario “Emma, il ricordo salvato”, alla presenza delle autorità civili e religiose della città, delle Dirigenti dei liceo classico “Perticarari” e dell’Istituto “Marchetti” e, soprattutto, con la partecipazione affollata e commossa di numerose scuole marchigiane.
Il nostro Liceo Classico “C. Varano” è risultato tra gli istituti segnalati, grazie al lavoro dell’alunna Matilde Gamberoni del IV classico, risultato degno di sicuro encomio. La ragazza ha partecipato con uno scritto delicato e particolarmente toccante dedicato alla nonna, così che il suo elaborato, insieme agli altri premiati, è confluito in una pubblicazione, a coronamento del Premio letterario. Quest’ultimo è nato circa tre anni fa per rinnovare la memoria di Emma, la ragazzina quattordicenne scomparsa nella tragedia della discoteca “Lanterna azzurra” di Corinaldo l’8 dicembre 2018, in cui un tragico gesto portò via alcuni ragazzi, tra cui la giovane, amante in particolar modo della scrittura e della lettura, tanto da lasciarci numerose pagine poi pubblicate in un libro dal titolo “I ricordi non salvano le lacrime”.
Il tema del ricordo è stato quello scelto per il concorso, come momento di riflessione e introspezione, al fine di stimolare i giovani a un percorso di ricostruzione del proprio vissuto, a curare la capacità di fissare nella memoria i momenti significativi della propria esistenza, per poi condividerne con gli altri i lati migliori e farne tesoro, attraverso l’arte della lettura e della scrittura.
“Quale ricordo salveresti dalla tua vita? Cosa vorresti non far svanire dalla tua memoria? Che sia un’esperienza di gioia e di dolore, di odio o di amore, trasformalo in una storia…per non dimenticare”.
E a questo imput la nostra alunna Matilde con “Margherite al rosmarino” (titolo buffo dato dall’editore al suo racconto), ha dato avvio ad una narrazione della sua infanzia gioiosa, fatta di affetti e di dolcezza condivisi coi cugini, in cui campeggia la nonna Gabriella, che Matilde ci fa intravedere nel tempo con penna delicata e matura, da complice dei giochi e degli scherzi ieri fino ad oggi, signora consumata da una terribile male e assente dalla realtà quotidiana.
Eppure, se, come credevano i Latini, “ri-cordare” non è altro che riportare i fatti e i personaggi al centro del nostro cuore, quale sede autentica della memoria, Matilde, con la sensibilità dell’elaborato, non solo ha riportato tra noi una figura molto amata a Camerino, ma ci ha “ricordato”, appunto, che la scrittura creativa, facendo condividere emozioni e valori, può essere ancora più forte del male e del trascorrere inesorabile del tempo.
In allegato, trovate il racconto scritto da Matilde.